venerdì 15 maggio 2009

"Vivo nell'attimo irripetibile....

in cui la cosa che deve nascere non è ancor nata, ma sta per farlo.

Ora è nascosta e ignota, e un secondo dopo sarà scoperta, svelata, sconosciuta. Avrà contorni netti, un volto, uno sguardo. Un sorriso che poi ti ruberà l'anima per sempre, solo suo.

Riconoscibile, amato, atteso...

Ma adesso non c'è. Non c'è ancora. Nulla appare. Il segreto è intonso, assoluto. Il segreto è un figlio non ancora nato.

Nessun attimo sarà mai più così.

L'attesa è questo: il labile confine tra ignoto e noto, immaginabile e tangibile. L'attesa è un soffio. Un vento.

Buonanotte dal lupo

3 commenti:

isa ha detto...

Io non aspetto più niente.

isa ha detto...

L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l' inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.

Le città invisibili

marteresa ha detto...

Grazie Isa. ...Io aspetto in nostro anniversario...non mi ricordo dove e quando...ma ci sarà