mercoledì 9 giugno 2010

giovedì 4 febbraio 2010

Gli occhi...il cuore cieco del mondo


Quel che mi viene in mente è il geometrico crollo di un muro -l'istante in cui cede un punto della struttura, e tutto collassa. Perchè solida è la parete di pietra, ma nel cuore porta sempre un incastro debole, un appoggio malfermo. Nel tempo abbiamo imparato con esattezza dove -la pietra nascosta può tradire. E' nell'esatto punto in cui appoggiamo ogni nostro eroismo, e ogni nostro sentimento religioso: è dove rifiutiamo il mondo degli altri, dove lo disprezziamo, per istintiva certezza, dove lo sappiamo insensato, con totale evidenza. Solo Dio ci basta, le cose mai. Ma non è sempre vero, non è vero per sempre. Basta alle volte l'eleganza di un gesto altrui, o la gratuita bellezza di una parola laica, lo scintillio di vita, raccolto in destini sbagliati. La nobiltà del male, a tratti. Filtra allora una luce, che non avremmo sospettato. Si spezza la certezza di pietra, e tutto crolla. L'ho visto in tanti, l'ho visto in Bobby. Mi ha detto - ci sono un sacco di cose vere, intorno, e noi non le vediamo, ma loro ci sono, e hanno un senso, senza nessun bisogno di Dio....
nell'assenza di senso, il mondo pur tuttavia accade, e in quell'acrobazia di esistere senza coordinate c'è una bellezza, perfino una nobiltà, talvolta, che noi non sappiamo...l'eroismo di una quache verità
"Emmaus" Alessandro Baricco

mercoledì 3 febbraio 2010

Quando ti mettono gli occhi dovrebbero darti anche le istruzioni

"Un giorno"
Un giorno è un'unità irripetibile e compiuta, bisogna tenerlo a mente ogni mattina, lasciarlo lavorare, farlo durare ventiquattr'ore, non sottrargli nulla.
Se lasci fare un giorno, e non lo assilli, saprà erogarti molti benefici.
Un giorno, per esempio, può contenere la misura della vita (speriamo non oltre la 44....)
Un giorno può prendersi cura dei progetti, e ammorbidire la memoria, e diventare una stella all'improvviso, o rivelarsi un niente, solo un passaggio inconcludente tra altri giorni, ma poi pentirsi, e riprodurre se stesso all'infinito per non deluderti, e amarti, e vezzeggiarti.
Un giorno è materno, ti accudisce, se lasci che accadano le cose, e sai riconoscere le elargizioni, e non sprecarle.
Il tempo, frazionato in giorni, si abbellisce, ammicca, diventa benevolo innocuo seduttivo.
Dentro ogni giorno puoi infilarci un progetto che abbia il respiro di una manciata di secondi, oppure quello di tutta una vita.....

le nostre età non sono più indecenti , amoremio.
Sono soltanto ciò che siamo noi...


"L'età indecente" marida Lombardo Pijola

sabato 30 gennaio 2010

Dimostrazione dell'esistenza di Dio

"Senti Dio, questa è la tua ultima possibilità., non scherzo, te lo dico adesso, quando ancora stanno suonando l'inno, prima della trafila delle foto e tutto il resto.... Dopo, quando comincia la partita, non vale.


Guarda Rafa, se fai un altro passo con quella bandiera ti mollo due sberle. ...Non so cosa cazzo centri il romanticismo con questa storia, ma a dire il vero non ho neanche protestato troppo...
Perchè neanche esssere tristi è come sembra. quando succede qualcosa di brutto, ma di veramente brutto, per quanto tu possa piangere, il peggio non è piangere, che a volte fa addirittura bene perchè ti rimette in sesto, il peggio comincia quando non hai più lacrime e ti rendi conto che la tristezza è invece qualcosa di sporco, come un grumo grigio, denso, una palla di fango nei polmoni, che pesa, e la senti quando respiri, per tutto il tempo, perchè cominci a sognare.......e, allora, ecco che senti di nuovo quel peso, di colpo, e devi alzarti, e vestirti, e camminare con il petto ingolfato di fango,e mangiare con il petto ingolfato di fango, parlare mentre senti di avere un grumo enorme in gola, un grumo denso e sporco, sporchissimo... La tristezza è una merda, ecco.

Tanto l'ho capito, in fondo sei proprio come Cassandra......., amico, ci godi a tenere tutti sulle spine."

ALMUDENA GRANDES "Il ragazzo che apriva la fila"

lunedì 2 novembre 2009

LA POESIA


Sono

molto

irrequieta

quando

mi legano

allo spazio


Alda Merini