domenica 22 febbraio 2009

Per alcuni il talento da coltivare è quello di tener duro, resistere.


Raramente trascrivo due brani dello stesso autore, qui farò una eccezione.
Questa storia ha dell'incredibile e mi fa pensare (nella ricorrenza darviniana) che alcuni organismi umani sono predisposti per sopravvivere nelle condizioni più avverse, quindi anche noi possiamo farcela in questo periodo di tristezze umane. Resistere ....resistere...resistere
Luo Cuifen è una giovane donna di ventinove anni nata a Kunming, nel Sud della Cina. Un giorno, stanca di dirsi passerà, domani vedrai che passa, è andata dal medico. C'era sempre sangue nella pipì del mattino e a parte il dolore, a parte la sottile preoccupazione crescente, non aiuta svegliarsi e per prima cosa e per prima cosa vedere il tuo sangue...
Il medico le ha detto: sarà una disfunzione renale, faccia una radiografia.
Ecco, la radiografia del torace di Luo Cuifen è una di quelle foto che spiegano il tempo in cui viviamo. Merita di essere ritagliata e di essere attaccata coi magneti al frigorifero. Nel torace di Luo ci sono ventitre aghi: alcuni sono lunghi anche due centimetri e mezzo. Nella radiografia sono sparsi sullo scheletro come bacchette di shangai, il gioco dei bimbi. Aghi nei polmoni, nei reni, uno rotto in tre parti proprio sotto il cervello, aghi dappertutto. Luo non era mai stata operata in vita sua, non poteva trattarsi certo di un errore chirurgico nè d'altra parte neppure il più distratto dei medici può scordare decine di aghi lungo un metro di corpo. E dunque?
Interrompiamo?????????
Sarò buona, almeno io. Si continua.
Dunque sono stati ventitre tentativi di ucciderla. Luo era stata affidata ai nonni, appena nata. La madre lavorava, i nonni non volevano bambine in casa _ le femmine sono solo un costo per la Cina rurale, le devi crescere e mantenere per vent'anni, poi passano alla famiglia del marito, non portano indietro niente. Così hanno pensato di ucciderla con gli aghi.....Ma Luo era una bambina robusta e il suo corpo con gli aghi ha trovato un accordo: ha resistito.
Soffriva di ansia, di depressione, d'insonnia hanno raccontato poi i medici che da tutto il mondo son accorsi per operarla.
Tanti, però tante giovani donne soffrono di ansia e di insonnia, non è necessario che gli aghi si vedano nelle radiografie, ci sono aghi invisibili che bucano il respiro e quel che bisogna fare è resistere.....
.... guarda fin dove si può vincere. Vincere il destino, vincere l'ignoranza e la violenza, vincere un corpo nemico....Combattere, spingere la sorte più in là. finchè si può...finchè s può resistere si deve.
Concita De Gregorio "Malamore"

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Finchè si può resistere si deve.
L'ho messa nella prima pagina della mia agenda.

Comunicazione di servizio: il pranzo è andato benissimo, tanta nostalgia, pettegolezzi, risate. E' bello ritrovarsi e condividere una pezzo di vita e l'affetto che ci ha tenuti insieme.

marteresa ha detto...

Peccato non esserci stata.

Anonimo ha detto...

Questo blog va aggiornato un po' ..ehi laggiù!!!???

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Avevo letto questa notizia: agghiacciante.

PS: se passi da me e non vedi nulla aggiorna e riprova perché blogspot ha qualche problema con le homepages (infatti i post ci sono tutti se vai in archivio blog)

Ciao!
Daniele

Anonimo ha detto...

marteresa prendo di nuovo il tuo brano per la mia rassegna al femminile. Grazie. Resistere è anche il motto. Comincio a credere sia quello di tutte le donne. regard