lunedì 15 giugno 2009


Cara moglie


O cara moglie, stasera ti prego,
dì a mio figlio che vada a dormire,
perchè le cose che io ho da dire
non sono cose che deve sentir.
Proprio stamane là sul lavoro,
con il sorriso del caposezione,
mi è arrivata la liquidazion,
m'han licenziato senza pietà.
E la ragione è perchè ho scioperato
per la difesa dei nostri diritti,
per la difesa del mio sindacato,
del mio lavoro, della libertà .
Quando la lotta è di tutti per tutti
il tuo padrone, vedrai, cederà ;
se invece vince è perchè i crumiri
gli dan la forza che lui non ha.
Questo si è visto davanti ai cancelli:
noi si chiamava i compagni alla lotta,
ecco: il padrone fa un cenno, una mossa,
e un dopo l'altro cominciano a entrar.
O cara moglie, dovevi vederli
venir avanti curvati e piegati;
e noi gridare: crumiri, venduti!
e loro dritti senza piegar.
Quei poveretti facevano pena
ma dietro loro, la sul portone,
rideva allegro il porco padrone:
l'ho maledetto senza pietà .
O cara moglie, prima ho sbagliato,
dì a mio figlio che venga a sentire,
chè ha da capire che cosa vuol dire
lottare per la libertà
chè ha da capire che cosa vuol dire
lottare per la libertà.


un caro saluto a Ivan...ci hai accompagnato nelle lotte di ieri, di oggi e ...

1 commento:

isa ha detto...

Davvero! E' stat0 un po' la colonna sonora della mia vita, ma di quella parte di vita un po' ribelle, contestatrice, con la voglia di cambiare il mondo, di renderlo migliore, di rendere migliori tutti. Un mondo senza classi, senza differenze di religione, razza, in cui ogni individuo aveva una sua dignità e il rispetto era al primo posto nei valori.
Ciao Ivan, compagno di lotte, ci hai lasciato quando avevamo più bisogno di te, quando la lotta è diventata una vera guerra e tutti siamo un po' più disorientati e persi.