domenica 22 marzo 2009


Scuola, la Gelmini attacca i presidi"Pochi soldi?
Imparino a risparmiare"

"Dovrebbero andare meno sui giornali, fare meno politica e più i dirigenti. Dobbiamo imparare tutti a risparmiare e a utilizzare meglio il denaro pubblico"


Scuole al collasso con i bilanci in rosso per via dei tagli?
Il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, non ha dubbi. E replica senza mezzi termini alla denuncia della Cisl: «Dovranno provvedere ai costi con le loro risorse interne e imparare a risparmiare». I presidi sul piede di guerra perché non trovano il soldi nemmeno per pagare i commissari della scorsa maturità? «Dovrebbero andare meno sui giornali, fare meno politica e più i dirigenti. Dobbiamo imparare tutti a risparmiare e a utilizzare meglio il denaro pubblico. Il governo è impegnato dall'inizio in una opera di razionalizzazione della spesa in materia di istruzione, ma non a costo di un impoverimento dell'offerta formativa. La maggior parte dei tagli, in realtà, sono stati decisi dal precedente governo. Affrontiamo i temi della scuola non in maniera ideologica e offriamo al Paese, agli studenti e alle famiglie un sistema adeguato. Penso sia un imperativo categorico in un momento di difficoltà economica come quello che stiamo passando».Poi una stoccata anche alla Cgil, che sciopererà contro i tagli e la crisi: «Abbiamo dormito finora sonni tranquilli senza di loro, continueremo a farlo». L'occasione è stata la firma al Pirellone di un'intesa tra il suo ministero e il governatore Roberto Formigoni sull'istruzione e la formazione in Lombardia.
Immediata la replica dei sindacati e dei presidi, che confermano che di questo passo saranno costretti a un blackout. «Il ministro Gelmini --- non ha fatto che confermare ciò che denunciamo da settimane. Ma le scuole non sono in grado di autoprodurre le risorse per sopperire ai tagli»....«Il ministro non può dire che le scuole devono far ricorso a risorse proprie per pagare le supplenze e i corsi di recupero --- --- a meno che non si intenda chiedere contributi straordinari alle famiglie degli studenti, in questo caso il ministro lo deve dire chiaramente».
...: «Oggi sono in profonda crisi per mancanza di risorse finanziarie sia il sistema scolastico che l' istruzione tecnica e professionale. La Gelmini non trova altro da dire che devono cavarsela da soli? Di un «indegno scaricabarile» parla anche Giuseppe Biati, coordinatore regionale dei dirigenti scolastici della Cisl Scuola: «Il ministro deve rendersi conto che i presidi non sono più in grado di garantire il normale servizio scolastico. Alla faccia di un governo che aveva promesso di tagliare le tasse».

da Repubblica

1 commento:

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Vogliono affossare la scuola pubblica a qualunque livello purtroppo