domenica 29 marzo 2009

La gentilezza è la delizia più grande dell'umanità (Marco Aurelio)

Oggi, molte persone pensano che quest'idea sia inverosimile o molto sospetta. Nella nostra immagine di esseri umani, la gentilezza non è un istinto naturale...le persone sono mosse dall'egoismo e gli slanci verso il prossimo sono slanci di autoconservazione.
La gentilezza è diventata un piacere proibito. In un certo senso è sempre rischiosa perchè si fonda sulla sensibilità nei confronti degli altri e sulla capacità di identificarsi con i loro piaceri e con le loro sofferenze. Ma anche se il piacere della gentilezza è rischioso, è una delle cose più appaganti che abbiamo....
Siamo diventati tutti sostenitori di Hobbes, convinti di essere mossi solo dall'interesse personale. La gentilezza ispira diffidenza e le dimostrazioni pubbliche di generosità vengono liquidate come moralistiche e sentimentali...
Oggi la bontà è accettata solo nel rapporti tra genitori e figli. La capacità di farsi carico della vulnerabilità degli altri, e quindi della propria, è diventata un segno di debolezza... le nostre società hanno sviluppato una fobia per la gentilezza...ogni forma di compassione è autocommiserazione...Quest'idea riflette un sospetto diffuso nella modernità: la bontà è una forma superiore di egoismo o la forma più vigliacca di debolezza...
Di solito sappiamo cosa fare per essere gentili e ci accorgiamo quando qualcuno è gentile con noi. Ma la gentilezza ci fa sentire profondamente a disagio. Eppure è la cosa che ci manca di più...
Prendersi cura degli altri...ci rende pienamente umani.
La società moderna occidentale rifiuta questa verità e mette l'ndipendenza al di sopra di tutto....L'individualismo è un fenomeno molto recente....il capitalismo non è un sistema per gente dal cuore tenero...una società competitiva divisa in vincenti e perdenti, provoca ostilità e indifferenza. Chi viene sottoposto ad una pressione costante, si allontana dagli altri..La solidarietà diminuisce e la gentilezza divente troppo rischiosa. Cresce la paranoia e le persone cercano dei capri espiatori per la loro infelicità. Si diffonde la cultura della "durezza" e del cinismo, alimentata dall'invidiosa ammirazione per quelli che sembrano trionfare -i ricchi e i famosi- in un mondo dove si lotta con le unghie e con i denti.
Cosa si può fare?
La gentilezza è un'eperienza di cui non riusciamo a fare a meno...anche se potenzialmente superflua, come le vestigia di un'altra epoca. E tuttavia la desideriamo sapendo che la gentilezza...crea un coinvolgimento con gli altri che temiamo e allo stesso tempo cerchiamo con tutte le forze.
E' la gentilezza, quindi, che rende la vita degna di essere vissuta
: ogni attacco contro le gentilerzza è un attacco contro le nostre speranze.

mm "Internazionale"

2 commenti:

isa ha detto...

Brava Marteresa, cominciamo a parlarne ancora della gentilezza, diffondiamo questo pensiero, gettiamo dei semini, qualcosa succederà.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Concordo. AAA Gentilezza, educazione e sensibilità cercasi.