venerdì 16 maggio 2008

Tristezza



"Tristezza. Come aveva indicato il terapeuta, nella vita di Willie e nella mia c'era tristezza, non un sentimento paralizzante, ma piuttosto consapevolezza delle perdite e delle difficoltà che tingevano la realtà. Frequentemente dovevamo risistemarci il carico per andare avanti senza cadere. C'era molto disordine, avevamo la sensazione di trovarci sempre in mezzo ad una tormenta, pronti a serrare porte e finestre affinchè il vento......"
"La somma dei giorni" Isabel Allende
CHI SA BACIARSI IL MARE
sale il livello dell'acqua
cresce la nostra artrosi
crescono in altezza
i pensieri pericolosi
il panico sposta le scelte
l'urgenza ha effetti contrari
si vede il ditale pieno
capace di sette mari
ma sale il livello dell'acqua
ecco cosa succede
scarpe di pelle morbida
sono d'impaccio al piede
il primo effetto evidente
è che si rallenta il passo
c'è chi si pialla i ciottoli
per il rimbalzo del sasso
sale il livello ancora
si sente il cerchio al ginocchio
i passi alimentano onde
le nuvole gonfiano l'occhio
un attimo e siamo all'inguine
più sotto non vedi niente
abisso di bestie possibili
nessuno si chiami assente
qui sale il livello dell'acqua
bisognerà fare qualcosa
che coi genitali a mollo
la gente si fa nervosa
ammetti un limite netto
non ti hanno fatto anfibio
tu coi tuoi gesti di nuoto
l'acqua col suo fastidio
e ora che stringe la morsa
attorno a ogni addome
porge problemi antipatici
blinda la digestione
problema figlia problema
ci si dovrà abituare
al livido tonfo subacqueo
dei battiti del cuore
vanno pinne e boccagli
e bombole di marca
chissà se c'è un altro prescelto
che si presenta con l'arca
e intanto l'acqua è salita
e ora chiude la gola
si dice che l'acqua e la vita
siano una cosa sola
vero come si salva
solo chi sa galleggiare
chi non si oppone all'onda
chi sa baciarsi il mare
vero come si salva
chi si è attrezzato bene
e sotto le proprie costole
tiene le scorte piene
vero come che l'acqua
non abbia niente in rima
ognuno è la propria isola
proprio com'era prima
"Lettere d'amore nel frigo" Luciano Ligabue

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