domenica 21 giugno 2009

Le bambine dell'...non hanno paura di niente

...Caro lettore, quando metti nella terra delle squallide patate dette bulbi, osserva e rifletti: sono tutte più o meno uguali e anonime.
Sono patate anonime, perchè ti sei dimenticato quali bulbi hai comprato, o li hai mescolati tra di loro nel sacchetto, e addio! Non li riconosci più.
Quindi, non hai proprio idea di che fiori nasceranno.
Ti sei persino dimenticato di averli un giorno affossati nella terra, quei bulbi. Non sai più nè dove nè quando.
Finchè in primavera i fiori nasceranno, e finalmente tu vedrai quel che hai piantato!
La schiusa dei bulbi...
Tulipani, giacinti, iris, mughetti e narcisi: un tripudio di fiori!
Naturalmente, lo sai meglio di me, il bello era quell'esserti dimenticato dei bulbi. Non ricordare cosa fossero, nè di averli mai interrati.
Cosa ne pensi?


...Gli schiavi non coltivano quasi mai fiori, tutto ciò che nella vita rappresenta un piacere è talmente lontano dalla loro portata e persino dai loro desideri! Questo pensiero mi colpì fin dall'infanzia e da allora ho sempre pensato che per coltivare dei fiori, in qualunque condizione ci si trovi, occorre avere dentro di sè una briciola di felicità...
"Le bambine dell'Avana non hanno paura di niente" B. Pitzorno

lunedì 15 giugno 2009


Cara moglie


O cara moglie, stasera ti prego,
dì a mio figlio che vada a dormire,
perchè le cose che io ho da dire
non sono cose che deve sentir.
Proprio stamane là sul lavoro,
con il sorriso del caposezione,
mi è arrivata la liquidazion,
m'han licenziato senza pietà.
E la ragione è perchè ho scioperato
per la difesa dei nostri diritti,
per la difesa del mio sindacato,
del mio lavoro, della libertà .
Quando la lotta è di tutti per tutti
il tuo padrone, vedrai, cederà ;
se invece vince è perchè i crumiri
gli dan la forza che lui non ha.
Questo si è visto davanti ai cancelli:
noi si chiamava i compagni alla lotta,
ecco: il padrone fa un cenno, una mossa,
e un dopo l'altro cominciano a entrar.
O cara moglie, dovevi vederli
venir avanti curvati e piegati;
e noi gridare: crumiri, venduti!
e loro dritti senza piegar.
Quei poveretti facevano pena
ma dietro loro, la sul portone,
rideva allegro il porco padrone:
l'ho maledetto senza pietà .
O cara moglie, prima ho sbagliato,
dì a mio figlio che venga a sentire,
chè ha da capire che cosa vuol dire
lottare per la libertà
chè ha da capire che cosa vuol dire
lottare per la libertà.


un caro saluto a Ivan...ci hai accompagnato nelle lotte di ieri, di oggi e ...