giovedì 29 gennaio 2009

mercoledì 28 gennaio 2009

e lo chiamano tempo pieno

"E lo chiamano amore, questo amore, senza te.."
E lo chiamano tempo pieno un tempo scuola di 40 ore, senza compresenze senza contitolarità (diretta conseguenza della maestra prevalente), senza uscite didattiche, senza ...
Sui voti ci siamo divisi, ma tutti, dico TUTTI, siamo stati concordi nel voler richiedere un vero Tempo Pieno
MI SENTO MEGLIO

martedì 27 gennaio 2009

non servono lenti per capire ...

Mi sento piuttoso avvilita da un Collegio che anticipa le decisioni della Riforma e che "simula" dei dissensi.
I registri con i voti...quale collegio ha votato????
Se il Dirigente li vuole vedere, devono essere aggiornati!!!
La mia memoria vacilla, per fortuna i dubbi superano le certezze

Peccato. Proprio oggi "giornata della memoria" per non dimenticare
Un pensiero a tutte le vittime di qualsiasi discriminazione..perche ricordare serve soprattutto a noi stessi

sabato 24 gennaio 2009

marteresa in un mare di lacrime: dalle stelle a maria stella

Quali sono le basi culturali su cui si sono fondati i programmi della scuola elementare del 1985, che la cosiddetta "riforma Gelmini" ha deciso di stravolgere radicalmente?

Scrivendo di scuola elementare.. .non posso fare a meno di recuperare alla memoria l'esperienza do componente della Commissione Fassino-Laeng...che, negli anni 1981-1983, elaborò i nuovi programmi della scuola elementare......

Una delle idee forti dei programmi del 1985 fu quella di allargare la nozione di alfabetizzazione per fondare quello che è stato denominato come "il bambino della ragione"...E per rendere la scuola elementare qualcosa di più della scuola degli elementi, del "leggere, scrivere e far di conto", ma una scuola che desse effettivo spazio autonomo al ragionamento scientifico, alla formazione storico-sociale, all'immagine e all'arte, alla musica e al movimento, alla drammatizzazione e alla lingua inglese....

E si parlò di pluralità di docenti per rendere più specializzati gli insegnanti elementari, che non potevano più essere tuttologi...

Leggendo il Decreto n. 137 (oggi legge 169/2008) con cui il ministro Gelmini manda all'aria l'attuale funzionamento della scuola primaria, senza alcuna consultazione tecnica, si resta a dir poco sconcertati,. Il riferimento è solo alla Finanziaria, come se la scuola assorbisse una gran parte del Pil....Nei provvedimenti della Gelmini c'è l'idea berlusconiana che i problemi complessi si affrontano con operazioni di grande semplificazione.

Il ritorno all'ordine e alle buone ,maniere sarebbe garantito dal cinque in condotta e dal recupero del grembiule, che, come ha scrtto il grande maestro Mario Lodi...può far credere che i bambini di una certa classe siano tutti eguali, mentre sono tutti e sempre molto diversi. Ed è di questa diversità che la scuola di deve far carico e che è senza dubbio uno dei punti di forza della nostra attuale scuola primaria: la quale è una scuola accogliente, che ha consentito una buona integrazione degli allievi disabili, con la presenza dell'insegnante di sostegno e la riduzione del numero degli alunni per classe....Ciò aumenta il rapporto generale insegnanti-alunni, ma costituisce una peculiarità positiva del nostro paese, perche, come è stato provato, dal punto di vista scolastico e personale, questo sistema fa progredire di più i bambini e i ragazzi in situazione di disabilità, i quali sono meglio sollecitati, anche accademicamente, dal contatto quotidiano con coetanei a sviluppo tipico....

Ma il problema proprio di questo anni è l'immissione massiccia...di bambini migranti, provenienti da culture e lingue diverse, di cui la legge 169/2008 non mostra alcuna contezza...La nostra scuola ha accolto in modo sostanzialmente soddisfacente gli studenti di lingua e cultura diversa da quella italiana.....Ed è l'interazione con i coetanei italiani in classe, nella ricreazione, nel gioco, nel momento della mensa, il fattore più importante di vera integrazione e apprendimento, in un'età in cui è molto più facile imparare la lingua e la cultura del paese di accoglienza....

senza dire dell'ingenuità docimologica di ritenere che ilvoto in decimi, inserito nella legge Gelmini e condiviso da molti, renda più precisa la verifica degli apprendimenti scolastici...

...l'introduzione del cinque in condotta...senza sapere che i modi per combattere le possibili tendenze asociali di alcuni ragazzi sono altri: ad esempio dar loro delle esperienze di vita, lavoro e apprendimento collaborativo...

Quando la Commissione Fasssino-Laeng elaborò le prime linee di sviluppo de quadro culturale-educativo della scuola elementare nel 1982, la bozza fu fatta circolare tra tutte le scuole elementari allora esistenti, per raccogliere poi le osservazioni e i commenti di tutti gli insegnanti del paese....

Un profondo valore, sviluppato,nei più di vent'anni passati da allora, dai nostri insegnanti elementari, è stato quello della collaborazione e della gestione collegiale del gruppo di ragazzi, rendendo possibile l'emergere di singole potenzialità e il poter rispondere a bisogni differenziati....

C. Pontecorvo

mercoledì 21 gennaio 2009

Che rottura di walter

"...Gli italiani si sa che sono molto focosi a letto però pare che debbano fare un pochini più attenzione, perchè un rischio che va molto di moda di questi tempi è la rottura del walter. Sì. Dicono che ogni anno circa un centinaio di maschi si spacchino il...non in senso metaforico ma proprio in quello fisico. Tre-quattro l'anno nella sola provincia di Treviso: Che lì sembrava che ce l'avessero di legno massello. Delle grolle. Invece... Ma io no credevo che si potessero rompere, come una clavicola o un femore. Pensavo fosse flessibile. No, perchè non capita mai di sentirsi dire da un amico:" Scusa, stasera non posso venire a cena, sai, mi sono fratturato il pene". Secondo me in questo momento tutti gli uomini che stanno leggendo saranno lì con le mani a coppa sugli amici di maria come terzini in barriera durante una punizione. Comunque. Non pensavo che fosse possibile. E' come pensare che si rompa un wurstel. E' difficile......
E quali sono le cause di questa frattura? Andrei a dirvele perchè, almeno a noi donne, fanno abbastanza ridere. sono quelle scritte nelle cartelle cliniche dei malcapitati: "Rotolamento nel letto sopra proprio ciuciu". Presente la trottola? Vrrrrr...vrrrrr...tipo brakdance.. Poi, altro motivo: "Caduta da mountain bike". Ma come, cadi dalla mountain bike e ti rompi il pisello? Con tutto quello che puoi romperti? Ti pianti come un cavatappi? La classica spada nelle roccia. Anche " caduta della tavoletta del wc..." non è male. Perchè ha quella sfumatura di fantascienza che piace. Ma quanto doveva misurare il water in questione per arrivare al bordo e ...patan essere clpito dalla tavoletta? Quanto l'indice di ET.......Ma forse la migliore di tutte è questa:" Caduta accidentale notturna dopo essere inciampato sul cane che dorme a fianco del letto". Un cane di ceramica forse......
L'unica cosa che consola è che la maggioranza dei casi riguarda uomini non sposati. Meno male perchè già dobbiamo curarvi raffreddori, cervicali e lombaggini, ci manca ancora che dobbiamo bendarvi il pisello....."
"La Jolanda furiosa" Luciana Litizzetto

sabato 17 gennaio 2009

Tutti i maschi sono eroi davanti al dolore...degli altri!


...seguono dimostrazioni pratiche:

UNO
Lei è in bagno. Lui, sdraiato sul divano, guarda la televisione: Discovery Channel.

Lei: Amoooreeee, a settembre diventerai padre per la seconda volta!
Lui: A settembre non posso: ho il torneo di calcetto!
DUE
Lei è in bagno. Lui, sdraiato sul divano, guarda la televisione: Formula Uno.
Lei: Amoooree, mi accompagni a fare l'amniocentesi?
Lui: Perchè? C'è lo sciopero degli autobus?
TRE
Lei è in bagno. Lui, sdraiato sul diivano, guarda al televisione: spenta.
Lei: Amoooree, l'amniocentesi dice che il feto è sano e femmina.
Lui: Pazienza che è femmina, ma almeno è figa?
QUATTRO
Lei è in bagno. Lui, sdraiato sul divano, guarda la televisione: finale di Champions League.
Lei: Aaaah! Amoooree, aaah presto! Devo andare a partorire...Aaah!
Lui: Già che esci...fai benzinaaaa!
CINQUE
Sala parto.
Lei: Aaaah! Uffff Ufff! Mhhhh! Uffff Ufff! Aaaaah!
Lui: Dottore, già che c'è: secondo lei, questa piaga che ho sul dito...è da telecomando?

Anni fa, quando gli nasceva un figlio, i padri erano fuori. A fumare. I tempi sono cambiati. Oggi, quando gli nasce un figlio, i padri sono dentro. Svenuti.
"Ho sposato un deficiente" Carla Signoris

mercoledì 7 gennaio 2009

Ora basta con la finzione.Io ho cinquant’anni, siamo in pieno duemila e mi domando: questa piccola porzione di storia che abbiamo raccontato cosa ci lascia? E soprattutto, come ci lascia? E anch’io, come nuovo padre mi domando: che eredità stiamo lasciando ai nostri figli? Forse, in alcuni casi, un normale benessere. Ma non è questo il punto. Voglio dire c’è un’idea, un sentimento, una morale, una visione del mondo... No, tutto questo non lo vedo. Allora ci saranno senz’altro delle colpe. Si, il coro della tragedia greca: i figli devono espiare le colpe dei padri.Siamo forse noi padri insensibili, autoritari, legislatori di stupide istituzioni? Credo di no. Allora, dove sono le nostre colpe? E’ che è troppo facile per noi essere pacifisti, antiautoritari e democratici. I nostri nonni avevano fatto la resistenza. Forse avremmo dovuto farla anche noi, la resistenza. È sempre tempo di resistenza, magari ad altre cose.Allora, perché invece di esibire il nostro atteggiamento libertario non abbiamo dato uno sguardo all’avanzata dello sviluppo insensato? Perché invece di parlare di buoni e di cattivi non abbiamo alzato un muro contro la mano invisibile e spudorata del mercato? Perché avvertiamo l’appiattimento del consumo ma continuiamo a comprare motorini ai nostri figli? Perché non ci siamo mai ribellati alla violenza dell’oggetto? Perché non abbiamo mai preso in considerazione parole come... ESSENZIALITÀ?Il mercato ci ringrazia. Gli abbiamo dato il nostro prezioso contributo.E voi, si, voi come figli, voi venticinquenni di ora, non avete neanche una colpa? Dov’è il segno di una vita diversa? Forse sono io che non vedo, ma rispondetemi: dov’è la spinta verso qualcosa che sta per rinascere? Dov’è la vostra individuazione del nemico? Quale resistenza avete fatto contro il potere, contro le ideologie dominanti, contro la logica del consumo, contro il dilagare del superfluo? Il mercato ringrazia anche voi.D’accordo, non posso essere io a lanciare ingiurie contro la vostra impotenza. C’ho da pensare alla mia. Però spiegatemi, perché vi abbandonate ad un’inerzia così silenziosa e passiva? Perché vi rassegnate a questa vita mediocre, senza l’ombra di un desiderio vero, di uno slancio, di una proposta qualsiasi? Vitale, rigorosa, qualcosa che possa esprimere almeno un rifiuto, un’indignazione, un dolore... Perché il dolore ti aiuta a crescere, il dolore è visibile, chiaro, localizzatoMa quale dolore? Ormai non sappiamo neanche più cos’è... il dolore! Siamo caduti in una specie di noia, di depressione... certo, è il marchio dell’epoca... la malattia dell’epoca. E quando la depressione si insinua dentro di noi, tutto sembra privo di significato. senza sostanza, senza nulla, salvo questo nulla, non identificabile, che ci corrode.
Gaber

ora più che mai